Gli ecologi devono fronteggiare molti problemi tecnici quando si propongono
di stimare la dimensione di una popolazione che occupa una determinata area.
Le stime non possono che basarsi sul campionamento, cioè
sull'acquisizione di dati riguardanti porzioni della popolazione. I metodi
di campionamento dipendono, come è intuitivo, dalle caratteristiche
morfologiche ed ecologico-comportamentali della specie (mobilità,
confidenza, ritmi di attività, ecc.), dalla densità della
popolazione stessa, dalla distribuzione degli individui nell'ambiente
nonché dall'estensione e dalla conformazione dell'area oggetto
dell'indagine. Tutti questi elementi influenzano la contattabilità della
popolazione, la possibilità cioè di individuare e quindi contare i
singoli individui di una determinata popolazione. Peraltro, nell'ambito di
una stessa specie, la contattabilità non mantiene sempre valori costanti
ma evolve nel tempo ed è, in particolare, influenzata dalla stagione
nell'arco dell'anno. Se risulta, ad esempio, facile contare gli uccelli nel
periodo di nidificazione o le rane nei siti di accoppiamento, risulta molto
più difficile farlo nelle altre stagioni dell'anno. Il successo di un
metodo di conteggio è influenzato, oltre che dalla contattabilità,
anche dalla permanenza della popolazione, ovvero dalla presenza degli
individui nell'area scelta per il campionamento almeno durante tutto il
periodo di tempo necessario al rilevamento.
Con riferimento a quanto esposto, è possibile operare una distinzione
dei diversi metodi di campionamento in:
- censimenti esaustivi (o assoluti, detti anche census) volti a determinare
quanto meno il numero totale di animali
presenti all'interno di una determinata area, e conseguentemente la loro
densità;
- censimenti campionari (sample census) finalizzati alla valutazione delle densità in una o più zone
campione il più possibile rappresentative delle realtà ambientali di
una determinata area, in genere per estrapolarle, con alcune precauzioni,
all'intera area;
- conteggi relativi o per indici (count e non census) volti alla definizione
di indici di abbondanza relativa qualora non sia possibile stabilire l'esatta consistenza di una popolazione,
o di una sua parte, in relazione alla scarsa permanenza e al basso
coefficiente di contattabilità di molte specie.
Conteggi esaustivi e campionari possono adottare analoghe metodologie
operative, differendo essenzialmente nell'estensione dell'area oggetto di
indagine.
In rapporto alle caratteristiche di contattabilità di una determinata
specie, censimenti e conteggi possono, infine, essere distinti in:
- diretti qualora si realizzi un avvistamento dei soggetti;
- indiretti qualora la presenza dei diversi soggetti sia valutata tramite indici
della loro presenza (canto, impronte, escrementi, residui
alimentari, nidi, etc).
È chiaro che la scelta del metodo di campionamento dipende, oltre che
dalle caratteristiche della popolazione stessa, anche dalle finalità
principali dell'intervento, che possono limitarsi ad una stima
dell'abbondanza totale o essere invece indirizzate a stimare la composizione
per età, per taglia o per sesso, la natalità, la mortalità
naturale e quella conseguente al prelievo. In ogni caso, tutti i metodi
presuppongono un'accurata pianificazione per la raccolta dei dati e, quasi
sempre, un notevole sforzo in termini di personale impiegato, tempo e
attrezzature. Di seguito vengono descritte brevemente le metodologie di
più largo impiego per la stima della dimensione di una popolazione. Per
la descrizione di altri metodi di campionamento si rimanda a testi
specializzati.